La terapia sessuologica è un incontro terapeutico tra il sessuologo (nel mio caso uno psicologo con formazione in psicoterapia cognitiva) e una persona o una coppia che esprime un desiderio di cambiamento o cerca la soluzione a un problema, nella direzione di un maggiore benessere sessuale. Il lavoro sessuologico si fonda su conoscenze teoriche e metodi di intervento riconosciuti che permettono di valutare lo sviluppo delle relazioni sessuali della persona o della coppia. La terapia può essere breve oppure prolungarsi per qualche mese, con una cadenza che viene stabilita di comune accordo tra il sessuologo e il paziente. Dopo la valutazione iniziale della difficoltà, il processo terapeutico conduce l’individuo o la coppia a comprendere la natura del problema e a sviluppare i mezzi per accedere a una vita sessuale, affettiva e relazionale, più compiuta e soddisfacente.
Alcune volte sono sufficienti solo alcuni incontri per giungere alla comprensione e alla riduzione della sofferenza, attraverso brevi interventi di tipo psicoeducativo che permettono al paziente o alla coppia di ampliare il proprio panorama di conoscenze sull’argomento (spesso sconosciuto), risolvendo di conseguenza il nucleo centrale della disfunzione sessuale. Inoltre, anche nelle disfunzioni sessuali di natura psicologica temporaneamente trattate attraverso supporto farmacologico, è fondamentale una concomitante consulenza sessuologica, questo per favorire un lavoro alla radice del problema ed una rapida emancipazione dal farmaco, evitando il frequente fenomeno della dipendenza psicologica dalla molecola chimica e il protrarsi nel tempo di una condizione disfunzionale.
Nei casi più complessi invece può essere opportuno affiancare alla psicoterapia individuale o di coppia un percorso di terapia sessuale, la cosiddetta terapia mansionale integrata, una terapia elettiva e specifica per il trattamento delle disfunzioni sessuali basata sulle cosiddette mansioni sessuali, compiti prescritti dal sessuologo che il singolo o la coppia possono svolgere a casa sulla base degli obiettivi congiunti stabiliti nel contratto terapeutico. Ovviamente la fiducia nello psicoterapeuta è fondamentale, come pure è essenziale mantenere una fluida comunicazione in merito a tutti i dubbi che possano insorgere durante il processo terapeutico, primo fra tutti la motivazione di entrambi i partner al raggiungimento degli obiettivi.
Questi gli ambiti di cui mi occupo nel mio lavoro come sessuologo clinico: disturbi del desiderio sessuale, avversione sessuale, disturbi dell’eccitazione (disfunzione erettile e scarsa lubrificazione vaginale), ansia da prestazione, disturbi dell’eiaculazione (eiaculazione precoce, eiaculazione assente, eiaculazione ritardata) disturbi dell’orgasmo (anorgasmia nell’uomo e nella donna), disturbi da dolore sessuale (dolore durante i rapporti sessuali negli uomini, dispareunia e vaginismo nella donna), fissazione e compulsione sessuale, abuso sessuale, ma anche dipendenza da siti pornografici, dipendenza da chat erotiche, masturbazione compulsiva, parafilie e perversioni sessuali.